Save the traditional village. A Cabras gli studenti da Shanghai, Politecnico di Torino e Università di Cagliari per un progetto di riqualificazione

Data:
15 Novembre 2023

Save the traditional village. A Cabras gli studenti da Shanghai, Politecnico di Torino e Università di Cagliari per un progetto di riqualificazione

Salvaguardare e valorizzare i villaggi storici tradizionali. Con questo obiettivo si è svolto a Cabras dal 9 al 14 novembre il progetto Save the traditional village, promosso da Limolo House e  dall’associazione culturale SinisTerrae con il patrocinio del Comune di Cabras e in stretta collaborazione con il Politecnico di Torino e le Università di Cagliari e Shangai. Nato in Cina nel 2017 e avviato a Cabras due anni fa sotto la direzione dell’architetto torinese Luciano Pia, fra i più sensibili all’argomento di un restauro in linea con il contesto e i materiali originari, Save the traditional village quest’anno si evolve e presenta proposte di valorizzazione dell’area che si trova affacciata allo stagno di Cabras.

Un’esperienza positiva che potrà avere nuovi sviluppi nel prossimo futuro, come afferma il Sindaco Andrea Abis, che in questi giorni ha seguito in maniera costante il progetto insieme ai componenti della Giunta. “Abbiamo apprezzato fortemente questo progetto fin dalla sua prima edizione, per il suo alto valore sociale e per l’obiettivo di riqualificazione di ciò che più ci appartiene: la tradizione architettonica di Cabras che è fatta di saperi preziosi che si rischia di perdere nel tempo. La nostra amministrazione vuole sostenere questo impegno anche in vista delle future edizioni, generando un appuntamento annuale che crei dibattito, nuove idee e laboratori di lavoro per una riqualificazione di particolari aree della nostra cittadina”.

“Cabras rappresenta veramente il villaggio tradizionale classico che può ancora essere valorizzato e reso contemporaneo senza perdere la sua natura. È questo aspetto che ci intriga particolarmente, in quanto si possono recuperare i valori e i saperi antichi, facendo di questo luogo un simbolo, dove tradizioni, cultura e innovazione convivono con il paesaggio naturale” afferma con convinzione l’architetto Luciano Pia.

Da qualche giorno la cittadina lagunare è diventata un centro poliglotta dove, inglese, cinese e italiano si mescolano nei confronti tra i giovani studenti che arrivano anche da Malesia e Turchia, oltre che da Shangai, Torino e Cagliari, i quali hanno partecipato alle fasi di rilievo architettonico e del contesto paesaggistico dello Stagno di Cabras, elaborando proposte progettuali che ieri sera sono state condivise con la comunità locale.

“Abbiamo utilizzato un metodo molto comune nella didattica dell’architettura per approcciarsi ai problemi individuando dei parametri: Attraverso un profondo confronto abbiamo incrociato le nostre impressioni con quelle degli studenti e soprattutto con quelli delle tantissime persone con le quali in questi giorni abbiamo avuto degli scambi” riferisce Carla Bartoluzzi, docente al Politecnico di Torino, che ha seguito il percorso di lavoro dei giovani architetti.

Ad animare il progetto è il recupero delle tecniche di costruzione in terra cruda e legno, la conservazione della memoria, il consolidamento con tecnologie moderne e materiali tradizionali, che con piacevole stupore si scoprono simili ben oltre oceano.

“Anche in Cina abbiamo tanti villaggi tradizionali e questo progetto si rivela un prezioso momento per iniziare un confronto e avviare uno scambio culturale, linguistico e relativo ai metodi di lavoro, per imparare gli uni dagli altri l’approccio più corretto per una valorizzazione della tradizione” aggiunge Qian Du, per tutti Diana, docente presso l’Università Jiao Tong di Shanghai.

Ultimo aggiornamento

15 Novembre 2023, 18:34